LE QUINDICI "CASSE" - L'Incoronazione di spine

Autore: Anton Maria Maragliano (1710).

Proprietà: Confraternita dei SS. Agostino e Monica.

Cassa processionale in legno policromo cm. 150x170x130.

L'opera, attribuita ad Anton Maria Maragliano, viene datata al 1710 circa, ed è quindi collocabile in un periodo precedente la fase più matura del maestro genovese.
La struttura compositiva dell'insieme impone una visione frontale ed in questo senso denota ancora un'influenza dello stile barocco sull'autore.
La cassa è limitata a sole tre figure: il Cristo e i due sgherri, ed è stata privata volutamente di elementi di contorno, per concentrare l'attenzione dei fedeli sulla drammaticità del momento.
I due carnefici, raffigurati nell'atto di incoronare di spine il capo di Cristo, appaiono fortemente caratterizzati dal punto di vista espressivo e sembrano riprendere i modelli di rappresentazione popolare da Sacro Monte.
Al centro della scena la figura di Gesù seduto e legato. Il soldato alla sua sinistra gli imprime la corona di spine sul capo ghignando, mentre quello a destra pone una mano sul collo del Cristo e contemporaneamente con l'altra si preapara a sferrargli un pugno.
Conservata nella chiesa di Santa Lucia, viene portata a spalla da 12 portatori per tappa. Fu restaurata nel 1996.

- Testo tratto da Wikipedia e dal sito La processione di Savona - I Misteri del Venerdì Santo.
- Foto tratta da Wikipedia.