LE QUINDICI "CASSE" - Il bacio di Giuda

Autore: Giuseppe Runggaldier (1926).

Proprietà: Confraternita dei SS. Agostino e Monica.

Cassa processionale in legno policromo cm. 200x160x150.

Il bacio di Giuda, scolpito nel 1926 su commissione del Comitato cittadino delle Confraternite, si differenzia dalle altre casse processionali per i ritmi e le tonalità cromatiche dissimili, nonché per la maggior evidenza attribuita al lavoro di intaglio del legno.
Il gruppo ligneo è costituito da quattro personaggi ad altezza naturale, connotati da un movimento unificante imperniato sulla figura di Gesù Cristo.
Vi sono rappresentanti Gesù con espressione attonita, quasi assente, nel momento in cui riceve il bacio da Giuda Iscariota posto alla sua destra. Alla sinistra del Cristo si stagliano due figure di soldati, il primo con una lanterna in mano nell'atto di illuminargli il volto e il secondo con un braccio alzato nel gesto di afferrarlo. Lo stile dell'opera è nettamente diverso da quasi tutte le altre soprattutto per l'intaglio del legno che rimane molto marcato quasi a sottolineare la tensione e la tragicità del momento.
Insieme all'Incoronazione di spine di Anton Maria Maragliano, questa cassa è custodita in una nicchia ricavata in uno spazio molto angusto nell'oratorio della chiesa di Santa Lucia; per questa ragione i due gruppi lignei, in occasione della Processione del Venerdì Santo, vengono fatti entrare ed uscire dal loro abitacolo per mezzo di un argano, unico esemplare di elevatore, risalente alla fine del 1800.
Viene portato a spalla da 16 portatori per tappa (posa).
L'opera è stata oggetto di interventi di ripulitura nel 1996.

- Testo tratto da Wikipedia e dal sito La processione di Savona - I Misteri del Venerdì Santo.
- Foto tratta da Wikipedia.